Speed Date - amore eterno, vero, love, batticuore

L'Amore è eterno finchè dura...senza Speed Date! 

Carlo Verdone e la coppia che scoppia per colpa dello Speed dating in gran segreto

"Anche se il copione - continua il regista - faceva presagire un buon film, avevo bisogno per renderlo maggiormente credibile, di un ottimo cast", ed ecco arrivare una prima linea di tutto rispetto con Laura Morante e Stefania Rocca, due attrici con caratteristiche diverse ma adatte allo scopo di una contrapposizione ideologica sul grande schermo. In particolare il regista racconta l'incontro con la Morante in una vineria romana dove lo sguardo inquisitorio della donna lo poneva in una condizione di incapacità espressiva, non riusciva dunque a raccontare la trama del suo film come avrebbe voluto. La Morante dal suo canto ha percepito il suo personaggio come eccessivamente cinico e inizialmente lo ha rifiutato; poi, sceneggiatura alla mano, ha rivalutato il tutto anche nella speranza, poi rivelatasi fondata, di poter apportare modifiche in corso d'opera.

L'Amore è eterno finchè dura...soprattutto quando c'è di mezzo Speed Date

Anche Stefania Rocca, nel tentativo di scrollarsi di dosso il ruolo da ribelle che finora ha contraddistinto i suoi ruoli, ha chiesto agli autori di apportare alcune modifiche alla sua parte. "La cosa importante - conclude in merito Verdone - era che i ruoli delle due protagoniste fossero equidistanti, quindi una modifica da una parte doveva corrispondere a una modifica all'altra".  I figli poi, sono le vittime di queste crisi matrimoniali, "sono una telecamera che ci spia e ci giudica - definisce Verdone - e nella vita che facciamo, così frenetica e stancante, perdiamo il senso del dialogo e del tempo speso con loro". Il "quality time" è proprio questo tempo, questa disponibilità dei genitori verso i figli, secondo la definizione dello psicologo scolastico cui si sottopone nel film Marta nel tentativo di dare un significato ai suoi malumori.

L'Amore è eterno finchè dura se si gioca allo Speed Date

 

Sé perchè nel corso degli eventi, si sposta spesso il punto di osservazione verso la figlia di Gilberto, una ragazza che scopre lentamente le gioie e i dolori di una vita di coppia e che, dura verso i genitori in una prima parte, ammorbidisce il suo modo di interagire con loro quando afferma di vederli non nella loro perfezione di educandi, ma come persone comuni. Dunque temi maturi per un Carlo Verdone che afferma di aver preso consapevolezza del suo cinema, e che dopo aver ringraziato i suoi compagni di viaggio, Pasquale Plastino alla penna e Danilo Desideri alle luci, si dice pronto a fare commedia sul serio...

Reflections.it Febbraio 2004 "Carlo Verdone e la coppia che scoppia".

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